The casket of quinine, Carmen De Mola
gladly publish, on the occasion of Christmas, this beautiful poem of the poet Carmen De Mola, Polignano a Mare, province of Bari Carmen De Mola is a professor of humanities, but especially a poet very valuable, sensitive to social issues, and winner of numerous literary competitions. His intense lyrics on this Christmas, " The casket of quinine " proves once again that the poetry of Carmen De Mola , well structured, with a language learned and harmonious at the same time, manages to highlight the conflict between stereotypes, prejudices, squalor, misery, and a more humane and just, which may indicate, for example especially to our children: " Mio figlio non ha più parole. Prende il piccolo Gesù, / gli fa una culla fra le mani e piano se lo porta al petto ".
La cassettina di chinino
Lo scopro nella cassetta di metallo del chinino
di mio nonno, malato di malaria, in Albania.
Le mani smozzicate dai tarli e la testina bruna,
galleggiano su uno straccetto di velluto rosso.
E’ il Bambinello che la mamma - da bambina -
portava in processione nella casa cantando
“Tu scendi dalle stelle”.
Quattro sorelle e tanta fame per un Natale di guerra
da festeggiare a persiane chiuse e un orecchio teso
alla sirena per scendere nell’inferno dei senza tetto e senza festa.
Le galline sul terrazzo, un pugno di zucchero e farina
della borsa nera: una torta rabberciata sul braciere.
Maria che sogna un cappotto rosso, che non sia di stoffa rivoltata;
Nenetta delle calze, Gina una maglia che non pruda troppo,
Memena un po’ di carne al sugo - visto che è Natale -.
Mio figlio osserva il Bambinello, gli parlo del bisnonno.
Ripenso a nonna Antonia, alla sua casa restaurata,
ai tufi ripuliti, alle chianche che oggi costano una cifra.
Rabbrividisco al vento che spira fra questi punti cardinali:
potere e poi ricchezza, bellezza e
salute ad ogni costo, per giorni tronfi di certezze
che negano a Dio cittadinanza.
Eppure in questa casa rifulge la fede di mia nonna;
o forse è un miracolo di lei tornata viva,
l’improvvisa apparizione del piccolo Gesù,
sopravvissuto ai tanti naufragi di famiglia .
E mi sembra per un attimo s’incarni la Speranza
fra le mani paffute di mio figlio.
Ma lui - senza giri di parole -mi dice
che “è ormai vecchio il Bambinello, anzi da sostituire”-
Gli rispondo che mi piace invece tanto,
con gli occhi a mandorla di vernice nera:
somiglia a Luca, due volte partorito da sua madre
che non lo volle abortire, anche se – le dissero - sarebbe stato down.
E - a guardarlo attentamente - questo Bambinello
ricorda lo zingaro che lava i parabrezza:
e indossa persino panni sporchi e stinti,
come i mille disperati sui gommoni a Lampedusa.
Mio figlio non ha più parole. Prende il piccolo Gesù,
gli fa una culla fra le mani e piano se lo porta al petto.
Carmen De Mola
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